PnRR: turismo e cultura in ottica green – digitalizzazione e sviluppo dei piccoli borghi

Con investimenti legati al turismo e alla cultura, previste nella bozza del Piano di ripresa lo stanziamento di risorse per 6 miliardi e 80 milioni per la valorizzazione del patrimonio culturale, la rigenerazione culturale di piccoli siti turistici e culturali, aree rurali e periferie urbane, l’industria culturale e creativa 4.0 ed al Turismo 4.0. Per i beni culturali, gli interventi sono mirati al restauro e la rifunzionalizzazione dei complessi a elevata valenza storica e architettonica; alla digitalizzazione
del patrimonio informativo di archivi, biblioteche, musei; all’abbattimento delle barriere architettoniche e al miglioramento dell’efficienza energetica nel cinema, nei teatri e nei musei.Buona parte delle risorse sono destinate alla valorizzazione dei piccoli centri italiani e alle zone rurali, sostenendo iniziative imprenditoriali e commerciali, rivitalizzando il tessuto socioeconomico dei luoghi, in modo da contrastare lo spopolamento dei territori e favorire la conservazione del paesaggio e delle tradizioni. 

E’ posta attenzione anche all’industria culturale e creativa con risorse per 160 milioni di euro, in particolare prevedendo interventi per migliorare l’impronta ecologica degli eventi culturali attraverso l’inclusione di criteri sociali e ambientali negli appalti pubblici. Saranno, inoltre, favoriti i programmi di formazione promossi dal Ministero della Cultura e incentivi per progetti di innovazione e digitalizzazione.

Per lo sviluppo dell’attività ricettiva, è prevista la creazione di un hub del turismo digitale, accessibile attraverso una piattaforma web dedicata, che consenta il collegamento dell’intero ecosistema turistico. A vantaggio degli operatori, invece, ci saranno crediti d’imposta su investimenti volti migliorare le infrastrutture, prestiti a tasso agevolato e investimenti diretti per progetti su sostenibilità climatica e digitalizzazione e risorse dedicate a sostenere operazioni di consolidamento tra le PMI e la creazione di nuove imprese da parte dei giovani under 35, in particolare al Mezzogiorno.

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