La società Navigare srl porta a Napoli una mostra dedicata a David Bowie.
Dopo il grande successo delle esposizioni di Andy Warhol “Andy is back” e di van Gogh “van Gogh multimedia e la Stanza segreta”, si prevede un ulteriore traguardo con la mostra dedicata a Bowie in arrivo a settembre presso il PAN.
«Napoli aveva già risposto bene alla nostra prima mostra dedicata a Frida Kahlo proprio a Palazzo Fondi – dichiara il produttore della società, Salvatore Lacagnina -. La centralità della location è risultata vincente tanto da esporre anche la mostra su van Gogh, un peccato che ora la struttura chiuda per altre destinazioni d’utilizzo. Al PAN Andy is back ha scontato qualche defaillance con l’arrivo del gran caldo, ma i numeri sono stati comunque vincenti. A settembre, dal 24, sarà proprio il PAN, per accordo con il sindaco Manfredi, lungimirante e attento valutatore dei progetti che gli abbiamo illustrato, ad ospitare la mostra dedicata a David Robert Jones che fu, non solo stupefacente cantautore con i suoi 140 milioni di album venduti, ma anche attore di ottimo livello. Tutti a Napoli ricordano ancora il suo concerto del 1997 nell’area dell’ex Italsider».
la mostra nasce dai tour europei David Bowie trarrà ispirazione per i suoi dischi migliori, a detta della critica ovvero la sua celebre trilogia berlinese: gli album Low e Heroes del 1977 e Lodger del 1979.
La retrospettiva che si compone di oltre 60 fotografie ma anche di documenti, cimeli, abiti, manifesti dei tour e ricostruzioni di ambienti, provenienti dall’archivio di Kent e di collezionisti privati, testimonia l’importante periodo che segnò il ritorno di David Bowie in Europa e al contempo, uno sguardo sul continente all’epoca diviso dal blocco sovietico.
La mostra vuole essere anche un omaggio ad un uomo di spettacolo poliedrico e sfaccettato, dai mille volti e dalle mille personalità racchiuse nella costante ricerca di pseudonimi: Ziggy Stardust, The Thin White Duke, Alladin Sane, Halloween Jack,Nathan Adler.
David Robert Jones, questo il vero nome di David Bowie (da bowie un coltello americano tagliente da entrambi i lati della lama perche’ la sua figura poteva incidere un solco profondo nella musica) è stato un genio mutante ed un artista globale e la sua impronta è stata fondamentale nell’evoluzione di generi musicali disparati che vanno dal punk al glam-rock e dal dark-gothic al neo-soul.
Tutti a Napoli ricordano il suo mitico concerto del 1997 nell’area dell’ex Italsider e pertanto l’esposizione sarà visitata da moltissime persone come spiega Salvatore Lacagnina curatore della mostra: «Noto per aver realizzato le immagini più iconiche di altri artisti come Freddie Mercury, Iggy Pop, Frank Zappa, Elton John e molti altri, Andrew Kent ha reso possibile un progetto straordinario che sicuramente sarà amato dai fan di David Bowie ma anche dal pubblico che ancora non si è avvicinato all’eclettico artista, protagonista indiscusso della scena musicale contemporanea, capace di influenzare linguaggi artistici ed estetici e conquistare l’immortalità».