L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E CHAT GPT

Articoli di: Antonio Lamberti, Raffaele Panico, Luigi Ferraioli, Gennaro Citro
ISTITUTO COMPRENSIVO “RITA LEVI MONTALCINI” DI CASTEL SANGIORGIO (SA)


L’intelligenza artificiale si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo, soprattutto negli ultimi anni.
Il suo utilizzo è quello di supporto al genere umano nelle azioni quotidiane, con app facilmente accessibili. L’app più famosa è Chat GPT (Generative Pre-trained Transformer): un modello di linguaggio basato su trasformatori che utilizza il deep learning per produrre testi simili a quelli umani.
La tecnologia alla base è il natural language processing che è una branca dell’intelligenza artificiale che si concentra sull’interazione tra computer e il linguaggio umano, per programmare i computer a un linguaggio più naturale. In pratica, quando un utente inserisce un messaggio, essa elabora l’input e genera una risposta.
Chat GPT è usata anche nell’ambito lavorativo: per esempio, viene usata come assistenza clienti, grazie alle sue risposte immediate. Oppure, nei settori educativi, per creare tutor virtuali che guidano gli studenti attraverso le loro lezioni e rispondendo alle loro domande in modo efficace.
Open AI, la società che ha programmato Chat GPT, è riuscita a sviluppare un altro programma che riesce a creare delle immagini: DALL-E.
La qualità dei contenuti che ha Chat GPT ha dei limiti, tra cui la difficoltà a comprendere il contesto di una conversazione e il non sapere le notizie degli eventi in corso.
Inoltre, dobbiamo stare attenti alla nostra privacy quando utilizziamo l’intelligenza artificiale, perché ci sono degli hacker che richiedono del denaro e i propri dati personali.
Infine, un altro problema potrebbe essere l’arrivo a una dipendenza e ad un deterioramento delle abilità di comunicazione umane.
 

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