La cultura come cura al coronavirus

Una collaborazione stabile tra istituzioni culturali, socio-sanitarie ed educative, nella prospettiva di costruire veri e propri servizi di welfare al cittadino, crossover tra Cultura e Salute. Parte da Recanati, il ‘natio borgo selvaggio’ di Giacomo leopardi e città della poesia per eccellenza, un’indagine finalizzata a mappare lo stato dell’arte dei progetti tra cultura e benessere in corso sul territorio e verso quali target siano indirizzati e con quali modalità. nasce da un’idea dell’assessore alla Cultura del Comune di Recanati Rita Soccio. “L’emergenza che stiamo affrontando con il Covid-19 ci impone un cambio di prospettiva e lo studio di nuovi scenari per creare un’offerta culturale e turistica in grado di rispondere a nuove esigenze economiche e sociali di benessere per l’intera comunità di Recanati – spiega -. I nostri luoghi ci parlano e grazie al linguaggio emozionale della poesia con Leopardi, della musica con Gigli e della pittura con il Lotto, diventano vere e proprie sorgenti di cura”. Soccio auspica che il progetto su Recanati possa divenire “un modello utile da replicare nei Comuni italiani che credono nella cultura che cura”.

Il progetto si compone di tre azioni: l’indagine, che intende fotografare lo stato dell’arte dei progetti tra cultura e benessere sul territorio regionale, alcuni incontri che si svolgeranno con la partecipazione di esperti nazionali internazionali e l’avvio di un tavolo di lavoro regionale che avrà sede a Recanati. La ricognizione on line prevede sia la somministrazione di un questionario alle organizzazioni culturali, socio-sanitarie ed educative del territorio regionale, sia la realizzazione di interviste semi-strutturate alle principali realtà già attive sul tema

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