Abbandonare il lavoro per ritrovare se stessi: la coraggiosa storia di Gabriele.

La Costituzione afferma che l’Italia è una nazione fondata sul lavoro, è anche per questo che risultano sorprendenti storie come quelle di Gabriele: un ex bancario che ha deciso di abbandonare il suo lavoro per vivere in una roulette.

Gabriele, come tanti altri in Italia e nel mondo, ha deciso di seguire la tendenza del “ritorno alle origini”: lavoratori che, stanchi della loro routine monotona, hanno deciso di dare una svolta alle loro vite abbandonando tutto e partendo alla ricerca di loro stessi.

In alcuni casi, abbandonano i propri amici e la propria famiglia per girare il mondo come dei nomadi, ma diversa è la storia di Gabriele. Nato a Treviglio, dopo aver lavorato 11 anni in banca, Gabriele ha deciso dimettersi per comprare un terreno contente 22.000 piante di viti e 600 ulivi nelle campagne toscane per fare il vinicoltore.


“Tutti mi dicevano, perchè? Hai un ottimo lavoro e hai già comprato casa…e io invece mi sentivo imprigionato”

Chissà quanti si sentono come Gabriele oggi in Italia. Imprenditori, studenti, lavoratori e industriali che non hanno ancora trovato la giusta opportunità e non si sentono pronti per

scappare dai loro impegni per dedicarsi a ciò che veramente desiderano.

“Mentre facevo il lavoro in banca avevo già partecipato a diverse missioni umanitarie in Africa, Etiopia, Libano ecc… è in questo modo che ho avuto l’opportunità di fare ciò che ho fatto”

 

E’ sicuramente coraggiosa la scelta compiuta da Gabriele, non è da tutti abbandonare la propria vita e i propri affetti così velocemente. Sarà questo un limite del nostro carattare e della nostra scelta di vita o un limite posto dalla società odierna, che ci impone di mantenere sempre gli stessi ritmi e la stessa routine di lavoro, amici e famiglia?

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