Proteste contro l’arte

 

 Diverse opere nel mirino degli attivisti 
 

30 maggio 2022, il giorno che ha dato vita alla protesta: un visitatore del Louvre di Parigi scaglia improvvisamente una torta contro La Monna Lisa di Leonardo da Vinci. Il gesto lascia sconcertati tutti i visitatori e le guardie del museo intervengono prontamente per fermare l’usurpatore. 

Il movente di questo gesto si spiega nella frase che si sente gridare dal colpevole “Pensate alla Terra! Ci sono persone che la distruggono. Tutti gli artisti ci pensano. È per questo che l’ho fatto”. 

Il ragazzo francese è infatti un attivista per l’ambiente, che per dar voce al movimento ambientalista ha deciso di compiere questo atto spregiudicato, in modo tale da potere attirare l’attenzione del mondo intero. 

Il movimento ambientalista ha infatti, in seguito, preso di mira diverse opere fra le quali vi sono “I Girasoli” di Van Gogh alla National Gallery di Londra, “Morte e Vita” di Klimt esposta al Leopold Museum di Vienna, o il Gruppo del Laocoonte, nei Musei Vaticani, così come tante altre opere. 

I gesti compiuti dagli attivisti non sono puramente vandalici, hanno un fondamento ideologico, e prendono di mira le opere d’arte in quanto queste offrono un espediente per ottenere la visibilità della quale hanno bisogno gli attivisti per mettere in allerta la popolazione mondiale sui rischi nei quali quest’ultima incorre a causa del cambiamento climatico e ciò che ne consegue. 
 

Nonostante abbiano lo scopo di mandare un messaggio molto importante, i gesti degli attivisti sono tuttavia un pericolo per opere che rappresentano un patrimonio culturale immenso per l’umanità, e che non sono correlate ai cambiamenti climatici. Inoltre, gli attivisti rischiano in questo modo di mettersi contro l’opinione pubblica, che potrebbe considerarli come vandali, ottenendo quindi l’effetto opposto a quello che desiderano, ovvero essere ascoltati. 

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